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storytelling
& terzo settore
Aaron Burden / Unsplash
A cosa vi serve lo storytelling
È una parola usatissima, ormai. Molte volte, abusata. Ma è decisiva, se la si sfronda da eccessi e incomprensioni.
Storytelling non significa “inventare storie” o pianificare strategie di marketing.
Vuol dire comunicare attraverso il racconto.
Narrare è da sempre il modo migliore per gettare ponti, per creare empatia, per immedesimarsi. Per invitare l'altro a partecipare ad un'esperienza: la vostra.
Se operate nel Terzo Settore (ma non solo), imparare a raccontare di voi vuol dire:
* distinguervi nella marea di informazioni che affollano il web, i social, la carta stampata, e lottano per conquistare l'attenzione: ogni storia è unica, se sai trovare il modo per raccontarla
* creare e rafforzare relazioni con il vostro pubblico: gli operatori, i beneficiari, i volontari e chiunque vorrebbe o potrebbe sostenere voi e quello che fate, se gliene fate percepire l'importanza
* aiutare il fundraising e la sostenibilità: lo sapete meglio di me, senza persone che donano, le opere del Terzo Settore non stanno in piedi. E raccontarvi è il modo migliore per coinvolgerle...
* sfruttare tutte le occasioni per raccontare quello che siete, oltre a ciò che fate. Un esempio? Il bilancio sociale: può essere un atto dovuto o un’opportunità. Ma se è così, perché non usarla bene?